Hand and the Town

(Pre-scriptum: questa è una discettazione su "Sex and the City", non una sua descrizione: chi previamente non conosce storie personaggi e situazioni di questa serie qui non troverà ausilio, se non in maniera involontaria)


Bene
Non volendo mi sono ammalato. E dopo un anno di "salute", quando un influenza colpisce, è un K.O.
abbastanza scomodo.Così in questi 4 giorni di riposo forzoso, ho ingannato l'attesa guardandomi TUTTO "Sex and the City"(per inciso, non farò certo una pubblica dichiarazione di reato...ma diciamo che beh tale "cofanetto" me lo ha
"prestato" un "mulo" amico).

Si
Tutto
6 serie una di seguito all'altra.
E pensare che prima l'odiavo.
L'odiavo, a pelle mi repelleva, ma arrivato ai 30 il giudizio di "pelle" non è più l'unico su cui si fa affidamento (almeno per quanto mi riguarda).
Quando si vede una cosa di buona fattura bisogna ammetterlo. Dare a Cesare quello che è di Cesare. Anche se qui meglio sarebbe dire dare a "Caesar",vista la provenienza americana (scontata:perchè in Italia non ci si avvicina neppure a certi livelli di decenza?) o meglio ancora a "Paul"..visto che gli sceneggiatori sono in larga parte omosessuali.
Insomma, per essere sinceri, non si può non ammirare un involucro splendido anche se dentro non c'è che merda con sopra dei canditi. Parlo di luci perfette, esterni ed interni perfetti, accessori ovviamente perfetti, commento musicale perfetto, comparse e comprimari perfetti.C'è da rimanere ammirati solo a pensare all'abilità di chi riesce con le proprie doti a rendere verosimile una New
York che è ridotta al "lumicino" del quartiere di Manhattan: si 8 milioni o quasi di abitanti, ma quanti residenti? Quanti "pendolari"? Una città enorme riassunta in uno sputo di isoletta. Che sembra l'eldorado della vita adulta.
Soprattutto del divertimento adulto.

In quanti si saranno resi conto delle incongruenze, delle inverosimiglianze, delle forzature? In quanti si saranno accorti che quando la protagonista, Carrie Bradshaw, apre le sue riflessioni di inizio episodio con la parola "New
York" in bocca, lei intende "Manhattan"?

Ci scommetto, non più del 10%. E pure la totalità di quel numero,sono sicuro, è disposto a passarci sopra.
Scartando il pacco...beh...già si inizia a sentire il "puzzo", ma i canditi sono graditissimi.

Le battute sono eccellenti.Forse i dialoghi hanno delle opacità ma le battute scintillano. Quando la protagonista e le tre sue amiche sono riunite assieme attorno ad un tavolo beh..una risata scappa sempre.
Un quasi-miracolo.
Qui però finiscono i cotillons, e qui si deve innestare una vera riflessione priva di illusioni.E si, perchè per mangiare i "canditi", bisogna avere lo stomaco veramente forte, visto che sono le guarnizioni di una perfetta merda. Ed io su questa sorpresa vorrei soffermarmi.
Si perchè questo serial è come il mondo moderno. Un involucro magnifico ma pieno di schifezze. Se si ha più fortuna un involucro stupendo ma vuoto. Dove è finito il pacco con dentro il premio vero? Leggenda...

E nel mezzo.. tutta una serie di pacchi e pacchettini bruttarelli fuori e...si vorrebbe belli dentro, STUPENDI.La preziosità del contenuto dovrebbe essere, pressochè sempre, per istinto comune, inversamente proporzionale
a quella del contenente.
Nella botte piccola...
Nella botte piccola sta un vino inacidito, forse una volta prelibato, ma dopo anni di sconfitte da parte del vinaccio da tavola contenuto dalle botti più grandi e belle del creato... ormai inutilizzabile, fosse pure per farne aceto.
Una mia conoscenza una volta disse "altezza mezza bellezza".Fine direttive, fine comunicato. Tutto il resto è accessorio. Intelligenza, furbizia , simpatia, ironia, acutezza, sensibilità, empatia. Tutto inutile quando non si hanno i "geni" giusti. In questo caso a sorpresa i termini si ribaltano: è il contenuto a divenire superfluo se il contenitore è efficace.Forse è sempre stato così?
"Altezza mezza bellezza", fanculo il resto. Che poi ciò che abbiamo dentro il pacco, il "Contenuto"(leggasi le qualità sopraindicate), dimostri la notra superiorità genetica aggiornata per la moderna sopravvivenza, quindi la forza della eventuale prole e la capacità di perpetrarsi, è tutto da assodare, sono chiacchiere, scuse. Le donne badano al sodo e le uniche caratteristiche
che riescono a vagliare di un potenziale pretendente sono quelle che riescono a "misurare" con i loro occhi...quindi pacchi si, ma di altro ...tipo.

"Altezza mezza bellezza". L'unico indizio che può far ritenere la femmina di essere umano più evoluta rispetto alla sua progenitrice preistorica è una interessante capacità di distinguere un maschio migliore rispetto ad un
altro non solo per alcuni precisi caratteri genetici evidenti, ma anche per un fattore ambientale, che innesca il "darwinismo sociale", proprio dell'uomo moderno.

I Soldi.
Sei quello che hai. Chi più ha più è un buon partito. Per alcune addirittura questo è "IL" segno fondamentale che distingue un perdente da un vincente e che prevalica quello puramente fisiologico.
Una bella dimostrazione di evoluzione, tutto sommato.
Alla fine della fiera, ma chi ci ha detto che i pacchi vanno scartati?! Chi ci impone di farci troppe domande? Ma accontentarsi mai?!

Tutto sommato scrivere un pezzo "a là" Carrie B. ,forse, non è poi così difficile.Tornando però al serial e scavalcando pacchi pacchetti ed "affari tuoi", la domanda è sempre la solita: perchè non trattare la merda come tale e tirare lo sciacquone?
Rettifico.
Perchè scatta quella molla, sorge quella sottile simpatia, quella complicità che non ti fa tirare la catena?
E qui chi Mollasse per un attimo l'orgoglio maschile potrà farsi piacevolmente correre i brividi lungo la spina dorsale per la scoperta. Quella che abbiamo vedendo SatC non è una ammiccante simpatia.
E' immedesimazione.
Non completa solo perchè le protagoniste sono 4 donne, informazione che non solleva più di tanto.
Io per esempio sono Miranda.
Migliaia di Km, milioni di anni-"dollari" di distanza...ma per quanto ribrezzo possa fare, io sono Miranda.Inutile cercare analogia tra la vita di un 30 enne italiano part-time lavoratore part-time musicista part-time maschio ed una 38 enne newyorkese, anzi "manhattese" (distinzione non casuale: guardare l'episodio 16 serie 6 -la dura realtà- per sentire proprio la considerazione che Miss Hobbes ha degli altri quartieri di N.Y. diversi da Manhattan): per almeno almeno un 20% io mi IDENTIFICO in Miranda, e parlo del 20% "cardiaco".
Fa paura ma è così. Quella figura femminile per tanti versi disprezzabile, è il mio alter-ego sentimentale.
Cinico fuori rassegnato dentro io, cinica fuori disperata dentro lei. Contorno di nevrosi per due.
Se potessi partorire figli probabilmente la coincidenza sarebbe perfetta.
Quando M.H. afferma allarmata "dove sono finiti gli scapoli decenti?!", il giorno dopo un ennesimo primo appuntamento agghiacciante...beh potrei averlo detto io. Con la differenza che al numero "N-esimo" nel mio
caso non ci si arriva nemmeno vicini.
Più in generale quando C.B. scrive al suo Mac " ci sono tot donne single a N.Y. e molti meno uomini single, e nello stesso territorio ci sono pure i gay: come se no ci fosse abbastanza concorrenza" scherza, ma con l'amarezza di chi sa di dire qualcosa di vero benchè banale. Scambiando i ruoli, si potrebbe dire lo stesso.
Dove è la mia Cenerentola? e Biancaneve? E dove è scappata Anita Dark? E Antonella del Lago come Campanellino? nessuno si lamenterebbe...
Chi non ha tre amici e non si è mai seduto a farsi un aperitivo con "ciancie" annesse?
"Eravamo quattro amici al bar" non l'ha scritta Darren Star (produttore di SatC).
Ecco, NOI, io e i miei amici, con tutti i distinguo possibili, siamo quelle quattro galline al tavolo con aperitivo d'ordinanza..
Si, sono spesso squallide, la protagonista risulta tale quasi sempre, mediocre pure antipatica sempre, ed in genere al di là delle inverosimiglianze queste 4 fanno delle vite "biasimevoli", frivole, superficiali, crudeli spesso verso l'altro sesso, però...però.
Oddio, mi sovviene un dubbio atroce: e se la merda dentro il pacco fosse la nostra vita?
Brrrr...

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