recuperi dal passato : Fail Safe

un sibilo...un unico suono innaturale. Un urlo metallico ad alta frequenza. 5 secondi e poi più nulla. Ecco il discriminante tra l'essere vivi ed il non essere mai esistiti. In un ipotetico attacco nucleare probabilmente l'umanità così come noi la conosciamo non sopravviverebbe. Cosa che per alcuni potrebbe risultare quasi un sollievo, dipende dai punti di vista. In un ipotetica conversazione telefonica, l'utente che per sua fortuna stesse al capo "giusto" della cornetta e fosse testimone della detonazione nucleare all'altro , sentirebbe forse un boato, le ultime parole del suo interlocutore, prima che la sua voce si trasformi nell'urlo elettronico di un telefono che si fonde all'istante per l'enorme onda di calore. Poi silenzio. Assenza
"There was another silence, lasting no more than twenty seconds. The President stirred in his chair,Then it happened very quickly."Mr. President, I can hear the sound of explosions coming from the northeast," the American Ambassador said. "They seem to be air bursts. The sky is very bright, like a long row of very big sky rockets. It is almost beautiful, like a Fourth of July-"And then his voice was cut off. It was drowned in a screech that had an animal-like quality to it. The screech rose sharply, lasted perhaps five seconds, and then was followed by an abrupt silence,Buck's ears could hear the silence broken by a strange sound.[...]"
di questo parla "fail safe" bel film, discreto romanzo.
Chissà cosa succederebbe a due che stanno chattando. Che segnale scaturirebbe da un "meltdown" nucleare? Sarebbe interpretabile in maniera univoca, inequivocabile? Probabilmente sull'altro monitor si vedrebbe solo un repentino "log out". Magari sarebbe interpretato solo come un segno di maleucazione ^_^

recuperi dal passato : Suono

ascoltando Tom Ball suonare i "licks" dei 2 grandi walter dell'armonica chicagoense, Little Walter e Big Walter Horton, si riflettere.
Si nota la differenza tra l'approccio bianco e quello nero.
In maniera agghiacciante.
Tom Ball è un ottimo armonicista bianco...gran attacco , gran tempo, gran vibrato...ma...il suono viene dopo...DOPO manca il silenzio...
Una valanga di note, o meglio...la valanga è tale anche se le note sono soltanto 2...arrivano solo le note...
La cosa è tanto evidente che a tratti sembra quasi un limite. Si arriva al paradosso di ascoltare un fraseggio "didattico" fatto da T.Ball ripreso e trascritto da un brano dato, e pensare...."ma io non me lo ricordavo così preciso e complesso"...poi si mette su l'originale eTAC! sembra un altro lick...manca la precisione, l'attacco..la pulizia...però c'è il suono...e si sente già nei silenzi e nelle pause. Arriva prima, senza bisogno di sforzarsi...in abbondanza. Con T.Ball bisogna concentrarsi per cercarlo.
L'assurdo è tale che a volte mi chiedo se sia corretto studiare le frasi originali dal disco o se sia più utile appoggiarsi al "manuale".
Credo che la conclusione più onesta sia di prendere il manuale come un esercizio di tecnica.
Il "suono" mi sa che va scavato fuori dai vecchi dischi.

recuperi dal passato: Tiziana

una giornata di sole.luce bianca cielo color ciano.l'aria sottile,fresca. Squilla il cellulare.Da quanto tempo non la sentivo...avevo cancellato il suo numero dalla rubrica in un gesto d'orgoglio...e da quel giorno i rimpianti avevano germogliato,terreno fertile i miei ricordi. Eravamo una mente unica. La chat era solo un utile veicolo per superare la timidezza del primo incontro, verità che mi era stata subito chiara. Ci intendevamo. Una sola mente per due corpi. Le prime confidenze,poi giù,guidati dal nostro feeling,a dirci tutto. Io con una storia appena iniziata...come provavo gusto a vedere che era lei a chiamarmi. Il cellulare pesava un mondo intero,una vita intera in quei momenti. Lei con un uomo da tanto tempo, trascurata, a suo dire, che la tradiva non senza rimorsi col bello e dotato di turno...sembrava una storia costruita,forse lo era. Lei si comportava con gli uomini esattamente come avrei fatto io se avessi potuto svegliarmi donna un giorno: come una zoccola. Ingenua, di buon cuore, piena di rimorsi....zoccola comunque. L'approvavo in pieno. I suoi racconti erano subito miei, ed i miei suoi. Come era bella Tiziana. La luce in volto, gli occhi grandi neri...uno sguardo ora imbronciato ora luminoso d'un grande sorriso.
"Ciao Andrea". Un tuffo al cuore...il cuore mi sale in gola; cammino per la città, passi lenti,ricezione perfetta...e il cuore si crepa e si apre in due:rotto il guscio parla per me , risorge da due anni di oblio e scioglie il nodo dell'assenza,del bisogno di QUELLA persona,dice tutto con la naturalezza di un prigioniero appena liberato .Mi sento parlare ma non posso farci nulla..con uno scarto di un attimo annuisco a me stesso e concordo,non posso fare altrimenti. Cammino per questa città di mare...ma dove sono poi non capisco..sembra Lerici...una cittadina ligure forse..molto bella...ma..estranea...entro in un armeria, forse per sbaglio..che strano posto: armi ed aeromodellismo. Esco subito, troppo chiasso non riesco a sentire la sua bella voce. Ormai ci siamo detti tutto..almeno tutto l'importante. La linea inizia ad essere disturbata...forse rimaniamo d'accordo di incontrarci...
Giovedì mattina mi sono svegliato alle 7 . Soddisfatto.