Bill Murray (A.K.A Carciofon!)


...mi da da pensare quando a pranzo si intavola una discussione sulla sostanza dell'integrità artistica: che cosa è, come si soppesa...e poi per puro caso si accende la tv e TAC! Viene posta sul piatto una dimostrazione
schiacciante...purtroppo di tante cose, tutte dolorose.Sullo schermo appare un tipo vestito di tutto punto da giocatore di football americano: qualche buffoneria brevettata con pubblico e band in sala, poi si siede in poltrona accanto al presentatore. Letterman ( sto parlando del David Letterman Show...), aveva annunciato prima l'arrivo di Bill Murray, ed io mi stavo chiedendo se il fatto di non
togliere il casco fosse dovuto ad un incidente o qualcosa che lo avesse deturpato. Poi Mr. Murray slaccia la mentiera, estrae il paradenti (l'aggeggio che gli stava alterando lineamenti e voce, appunto), si toglie il casco e scatta l'applauso: ha 60 anni, è brizzolato, con rughe e quasi calvo, ma seppure spettinato e con i segni neri disegnati sotto gli occhi da bravo yankee in campo, fa un figurone...divertente e "figo" assieme.
Dopo 15 minuti e 2 pubblicità in mezzo si stava apprestando a salutare: in quella puntata si festeggiavano i 30 anni del David Letterman Show, e Mr. Murray concludeva la sua comparsata tentando un calcio piazzato in una porta da football americano, all'esterno degli studios, con Letterman a tenergli la palla ovale. Che grande...

Sarà stato il Gioioso che ho bevuto in compagnia durante il pranzo, saranno state tre pubblicità in mezzo al Tg (unico motivo di un Tv acceso, peraltro) di quelle logore "a testimonial" con, in ordine di tristezza, Elio e le Storie Tese, Fiorello e Brignano, od il discorso che ne è scaturito subito dopo a tavola, ma boh...
Un esempio così scintillante di integrità artistica, di verve e di freschezza mi ha commosso. Purtroppo non di gioia.
...ok, mi sono sentito un cretino li per li, ma, giuro, mi si sono annodate in gola quelle 3/4/5 domande...e non sono scese più giù.

1-ma perchè in Italia per giudicare un artista, basta vedere con quanta regolarità è in televisione...mettendoci un "meno" davanti? ...tradotto...se ogni 18 mesi (anno e mezzo) tizio "x" è in tv a presentare questo piuttosto che fare da coconduttore o testimonial, si può star certi che siamo di fronte ad un posseduto, dal tubo catodico ovviamente, che vende se stesso per i famigerati 30 denari (elevati alla N) che gli garantiscono di vivere alla grande semplicemente ripetendo clichè triti e tristissimi, senza dover scoprire che il suo barile del talento e dell'inventiva è vuoto.
L'unica eccezione la vedo nella persona di Morandi...che è nato bravo ragazzo, lo è, lo fa...e festa finita.

2-a tavola portavo l'esempio del compianto Lucio Dalla, che in tv ci andava pochissimo, solo per cose che piacevano a lui e/o per brevi promozioni...senza troppi ego gonfiati e senza troppe reverenze; poi ho preso ad esempio B.B.King "lo ha scritto anche nella sua autobiografia" ho detto " ...lo dice pure lui che maggiori passaggi televisivi vogliono dire più dischi venduti..con questo, il suo promuoversi in tv sta tra lo "ieri ero la, stasera sono a suonare qua e domani sarò laggiù. Grazie""...ed è tutto qua davvero!
Cazzo, ma Bocelli per ogni disco che esce, farò venti concerti a fronte di duecento comparsate televisive: ma perchè non suona direttamente in uno studio Tv??
...Quello è il mondo, dove per trovare qualche talento ci vuole il lanternino di Diogene, dove per trovare del VERO talento c'è da essere dei Don Chisciotte, dove chi c'è dentro ha il sorriso Durbans perchè ci tiene a continuare a lavorarci sia quello che sia..ed a ragion veduta, visto che quel mondo è un Eldorado: se sei dentro, vieni coperto d'oro e non devi più "sbatterti"a cercare, a studiare, ad inventare e migliorarti...basta che abbracci i clichè che ti hanno permesso di entrare nel paradiso catodico per sempre, in perpetuo, evitando atteggiamenti spigolosi, bestemmie...insomma abbracciando l'"etichetta" televisiva. Tanto il senso del ridicolo e del patetico in un paese parafascista si perde, essendo chi dovrebbe giudicare privo dei minimi mezzi di confronto: la rete "Caio" copia quasi anche i palinsesti della rete "Sempronio", che è molto simile alla "Pimpa", che poco si discosta dalla "Ripettenusa".
Nel mio paese di nascita, mi rendo conto mentre scrivo e si affastellano le riflessioni, cercare di vergare una nota sull' "integrità", piuttosto che sulla "dignità", piuttosto che sull' "unità", il rispetto...ma anche odio,
rabbia, rivincita, lotta...carovita, benzina, il tempo...qualunque argomento collassa sui massimi sistemi.
Parlo di Tv, e qualcuno potrebbe obiettare "beh..e non ti lamentare e spegnila no??".
Verissimo. Peccato che pur spegnendola, io continui a pagarla direttamente (...e indirettamente: il "beauty contest" che ha assegnato seimila reti a ciascuno dei 4 furbi editori italiani in competizione, ha fruttato una cifra; se veniva fatto in maniera decorosa, la cifra sarebbe stata con molti più zeri in fondo. La differenza dei mancati introiti chi la pagherà?).
Soprattutto, benchè io la spenga, pochi altri lo faranno, e pochissimi degli "eretici" non entreranno nella setta degli "apolidi", quelli che vivono un esistenza "al negativo" rispetto agli zombies catodici, ed in fin dei conti sono loro speculari, seppur combattendoli strenuamente.
Rimarrebbero gli "agnostici", quelli che stanno al centro, che guardano la tv come passatempo, se capita, o la tengono spenta, senza patemi d'animo, capaci di piegarsi come giunchi quando le mode passano sopra, cogliendo solo quello che gli và, e lasciando passare il resto. Quanti sono?
Ma vogliamo rilanciare parlando di Einaudi che pubblica Faletti, e nel risvolto di copertina, nel primo periodo logico virgolettato a presentazione del romanzo, c'è un bell' errore grammaticale? (p.s. Einaudi che pubblica Faletti...come se la mia musica la pubblicasse la Deutsche Grammophon).
E del "trota" che prende 12.000€ al mese netti circa in regione a Milano?
...casta. Sono tutte espressioni di un paese, L'Italia, di indole reazionaria, con un nerbo "mafioso" profondo, che nei momenti di bassa marea come adesso riaffiora chiaramente: divisioni campanilistiche e particolarismi esasperati come se piovesse, un "divide et impera"minuzioso che regala a chi ci governa le migliori giustificazioni, la miglior briglia ed il miglior scudiscio. E dietro un bischerone come Renzo Bossi, c'è chi gli tiene la sedia, potentati che non hanno bisogno di essere eletti ne di palesarsi troppo se non, a volte, per ego e/o avidità: nella branca culturale della casta esempio dell'ultima categoria sono in ordine Costanzo ed il suo esimio marito, la DeFilippi.
E di noi plebei, mezzadri sulla terra nostra con gli attrezzi da Lidl del padrone, alla fine dei conti, sotto sotto gratiGLI (?) per la baracca che ci permette di abitare (in affitto, benintenso) e per i 4 spiccioli che ci lascia a fine mese, ne parliamo?
No, evito.

...rimane amaramente buffo constatare che tra le contraddizioni di questi tempi, una delle tante, è avere dalla tv italiana anche la prova dell'esistenza della sua nemesi, ovvero quella Americana: non conta come segno di libertà editoriale, bensì come indice dei bassi prezzi che adotta la CBS sul mercato estero per piazzare il suo "Late Show with David Letterman", semmai.Laggiù un attore dell'importanza di Bill Murray è tanto spontaneo nel gigioneggiare che mi ricorda Gasmann e Villaggio a (credo) Studio Uno...
Erano gli anni '70. All'epoca non era eresia che alla promozione si coniugasse il divertimento, sempre nell'idea che se non succede nulla di interessante, poi la gente cambia o spenge. O si addormenta.
Avete presente l'aplombe di Fazio? Ecco...magari negli Stati Uniti esiste un corrispettivo, eh...forse.
Qualcuno che anestetizzerebbe pure il Diavolo della Tasmania.
E vengono le lacrime di "scuorno", sentendosi in sintonia con due persone perfettamente anglofone, perfettamente aldilà dell'oceano, pur non capendo completamente la sintassi di quel che dicono, pur dovendosi aiutare con i sottotitoli: il contenuto mi è familiare, così come i toni e l'humor, quasi fossero miei conterranei che parlano di cose fatti e persone che conosco. Soprattutto CHE MI VA' di conoscere, senza che mi venga la nausea.
Presente la Fornero?
Ecco

E un rammarico, ma a 35 anni non mi nascondo più che il mio spirito è con loro, così pure almeno metà della mia cultura. Non mi sento di appartenere ne agli Stati uniti ne all'Italia, ma il mio sguardo interiore è sempre volto ad Ovest.

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