post sul blog di "leradici.net" del 7_10_2007

Io come al solito, come in altri post in questo blog, vorrei spostare l'attenzione da 30 anni fa ad oggi.
Quanto simao distanti ora da allora?
Quanto è vasto l'esercito dei precari?
Se e quando tale gruppo sociale acquisterà coscenza di se stesso ed inizierà a maturare in maniera autonoma?
A quel punto avrà come solo referente "emerso" un giullare come Beppe Grillo?
Si creerà un autocultura autonoma (autonoma  AUTONOMIA...vi dice nulla questa parola?) al di fuori di quella "ufficiale"?
Quanto ci metterà a generare frange no al di fuori ma "contro"?
 
Mi fermo qui, con un ultima riflessione.
Ieri leggo lo strillone fuori da un giornalaio "morto 39enne operaio travolto da un trattore".
A quanti saremo con quest'ultimo? boh.. ho perso il conto.Di questo decesso si mettono in evidenza da subito i lati shock, il corpo straziato ecc.
Bel servizio di "nera".
Sono sicuro che su di lui non verrà scritto nessun libro ne Prodi di lui dirà "abbiamo perso un figlio della patria" come più o meno ha detto dell'ultimo militare morto in missione all'estero.
La morte di un operaio pare pesi meno di quella di un militare o di un agente di polizia(Antonio Custra è un valido esempio),da meno da parlare e da riflettere.
Però un operaio non mette i conto di rischiare la vita come lavoro, o forse dovrebbe?
 

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